12 giugno 2025
Decreto sicurezza e sfratti: cosa cambia per proprietari e inquilini
Negli ultimi anni, le normative in materia di sfratti hanno subito modifiche significative, soprattutto a seguito dell’entrata in vigore del cosiddetto Decreto Sicurezza. In questo articolo, analizziamo in modo semplice e chiaro cosa è cambiato e cosa è importante sapere.
Cosa prevede il Decreto Sicurezza?
Il Decreto Sicurezza (D.L. 113/2018, convertito nella Legge 132/2018), introdotto con l’obiettivo di rafforzare il controllo del territorio e la tutela della sicurezza pubblica, ha avuto ripercussioni anche nel settore immobiliare, in particolare per quanto riguarda:
l’identificazione degli occupanti degli immobili
la gestione degli sfratti in situazioni di occupazione abusiva
la comunicazione dei contratti di locazione
Occupazioni abusive e procedure accelerate
Una delle modifiche riguarda la lotta all’occupazione abusiva degli immobili. Il decreto ha previsto strumenti più rapidi per il rilascio di immobili occupati senza titolo, ossia senza alcun contratto o diritto legale di permanenza.
In sintesi:
Il proprietario può richiedere un intervento accelerato delle forze dell’ordine in caso di occupazione abusiva.
Viene meno la possibilità, per l’occupante abusivo, di acquisire diritti sull’immobile nel tempo, anche nel caso di permanenza prolungata.
Gli enti locali non possono più assegnare alloggi pubblici a chi ha occupato abusivamente un immobile.
Cosa cambia per lo sfratto ordinario?
Attenzione, però! Per gli sfratti in presenza di un contratto regolare, ad esempio per morosità, non sono state introdotte modifiche sostanziali dal Decreto Sicurezza. Tuttavia, l’attenzione è aumentata nei confronti degli inquilini con precedenti penali o segnalazioni di rischio, con maggiori controlli da parte delle autorità competenti.
Comunicazione alle autorità locali
Un altro punto chiave del decreto è l’obbligo, per i locatori, di comunicare alle autorità la cessione di fabbricato, ossia l’avvenuta locazione o sublocazione dell’immobile, entro 48 ore dalla consegna delle chiavi. Questo vale anche per i contratti brevi, come gli affitti turistici.
Mancare questa comunicazione può portare a sanzioni amministrative, per cui è sempre consigliabile agire con tempestività e, se possibile, affidarsi a un professionista.
Quali sono le implicazioni per chi affitta?
Per i proprietari:
Maggiore tutela in caso di occupazione abusiva, con iter più snelli per il recupero dell’immobile.
Necessità di essere aggiornati su obblighi comunicativi e documentali.
Opportunità di inserire clausole più dettagliate nei contratti per prevenire problematiche.
Per gli inquilini:
Controlli più stringenti, soprattutto in ambito penale e di sicurezza.
Maggiori responsabilità nella regolarità del contratto e della propria posizione.
Conclusioni
Il Decreto Sicurezza ha apportato modifiche importanti che vanno oltre l’ambito penale e incidono direttamente sul settore immobiliare. Come agenti, è essenziale informare i propri clienti – proprietari o inquilini – su questi aspetti, offrendo supporto non solo nella compravendita o locazione, ma anche nella gestione normativa del rapporto locativo.
Per chi affitta un immobile, essere in regola oggi non è solo una garanzia legale, ma anche un investimento in tranquillità.