29 dicembre 2025
Prospettive immobiliari per chi compra nel 2026
Il 2026 si profila come un anno di transizione e opportunità per chi vuole acquistare un immobile in Italia. Dopo un 2025 caratterizzato da una ripresa sostenuta delle compravendite e dal progressivo miglioramento delle condizioni di credito, le previsioni indicano una stabilizzazione del mercato, accompagnata da alcune tendenze che i potenziali compratori dovrebbero conoscere per muoversi con consapevolezza.
Le più recenti analisi di mercato mostrano che il numero di transazioni residenziali in Italia dovrebbe restare robusto nel 2026, con circa 780–800 mila compravendite previste, un livello vicino o superiore a quello del 2025. Questo indica un mercato ancora attivo, nonostante la crescita dei prezzi sia più moderata rispetto agli anni immediatamente precedenti.
I prezzi delle abitazioni, secondo diverse fonti di settore, tenderanno a crescere in modo moderato ma costante nel corso del 2026. Le previsioni segnalano aumenti contenuti sui livelli nazionali, dell’ordine di 1,5 % circa o leggermente superiori in alcune aree, ma con variazioni significative tra i diversi territori. Le grandi città come Milano e Roma hanno registrato dinamiche più vive e continuano ad attrarre domanda sia nazionale sia internazionale, pur con prezzi medi che rimangono elevati rispetto al resto del Paese.
Un elemento chiave per chi compra è rappresentato dalle condizioni di accesso al credito. Nel 2026 si prevede che il flusso di nuovi mutui concedibili tornerà su livelli simili a quelli pre-pandemia, con una maggiore disponibilità di finanziamenti e tassi d’interesse più favorevoli rispetto agli anni in cui l’aumento dei tassi aveva complicato l’accesso alla casa. Questo può tradursi in una maggiore leva finanziaria per i compratori, soprattutto per i primi acquirenti.
Nonostante queste prospettive positive, chi vuole comprare casa deve guardare non solo ai prezzi, ma anche alla disponibilità di immobili sul mercato. La disponibilità di case in vendita continua a essere relativamente contenuta in molte aree, soprattutto nelle città maggiori e nei quartieri centrali, dove la domanda rimane molto superiore all’offerta. Questa scarsità di offerta può limitare il potere contrattuale dei compratori, spingendo i prezzi verso l’alto e riducendo la possibilità di ottenere significativi sconti rispetto al prezzo richiesto.
Un ulteriore fattore da considerare è la crescente importanza dell’efficienza energetica e della sostenibilità nel mercato immobiliare. Le abitazioni con elevati standard energetici stanno attirando più interesse da parte degli acquirenti, grazie anche agli incentivi e alle agevolazioni fiscali che premiano gli immobili efficienti sul piano energetico. Per un compratore, questo significa che valutare l’efficienza energetica di una proprietà non è solo una questione di costi di gestione futura, ma anche un elemento che può influire sul valore dell’immobile nel tempo.
Di pari passo con queste dinamiche, la domanda di case nelle città secondarie e nei territori emergenti sta aumentando, soprattutto tra chi ricerca una migliore qualità della vita o un equilibrio tra prezzo e servizi offerti. Località come alcune città di medie dimensioni del Nord e del Centro Italia appaiono oggi più accessibili rispetto ai grandi centri urbani, pur offrendo buone prospettive di valorizzazione nel medio termine.
Dal punto di vista dei rischi, resta da monitorare il possibile impatto delle politiche fiscali e delle normative sugli affitti e sulle seconde case, con regolamentazioni che potrebbero influenzare la redditività di investimenti immobiliari o la convenienza di certi acquisti. Anche le dinamiche economiche generali—come l’inflazione, la crescita del reddito delle famiglie e l’andamento del mercato del lavoro—giocano un ruolo importante nella capacità di un compratore di sostenere l’impegno economico di un acquisto.
In sintesi, per chi intende acquistare casa nel 2026 il mercato italiano offre prospettive realisticamente positive, ma con sfumature importanti. Il contesto è favorevole grazie alla stabilizzazione del mercato, alla disponibilità di mutui e alla crescita moderata dei prezzi. Tuttavia la competizione, la scarsa offerta in alcune zone e la necessità di valutare con attenzione efficienza energetica e costi complessivi rendono essenziale una strategia di acquisto ben ponderata. Con un approccio informato e una visione di lungo periodo, il 2026 può essere un anno interessante per fare un passo verso la casa dei propri sogni o un investimento solido nel mattone italiano.