16 febbraio 2024
Vendere un immobile ricevuto in donazione
Capita spesso che gli immobili di famiglia vengano donati dai nonni ai nipoti, dai genitori ai figli, ma in questo caso è possibile vendere?
Non c'è regalo più apprezzato di ricevere in dono una casa. Tuttavia, è importante considerare le implicazioni legali che possono persistere nel tempo e generare complicazioni quando si decide di vendere la casa donata.
La vendita di una casa donata è un processo tutt'altro che semplice, con più problemi che soluzioni e una notevole confusione sull'argomento. Questo si verifica spesso perché anche gli agenti immobiliari e altri professionisti del settore possono trovarsi impreparati su come gestire correttamente la vendita di un immobile soggetto a donazione.
Vendere una casa donata: a cosa si va incontro?
Questo articolo si propone di esplorare le ragioni e le difficoltà che possono sorgere nel processo di vendita di una casa donata, fornendo soluzioni pratiche. In realtà, la questione è abbastanza chiara: quando si dona una proprietà, si fa con il cuore, ma non sempre si riserva lo stesso rispetto nei confronti di tutti i potenziali eredi. La legge interviene per tutelare le quote ereditarie legittime, consentendo azioni revocatorie nei confronti di coloro che hanno subito danni a causa della donazione.
Ciò significa che una casa donata potrebbe essere soggetta a ipoteca o pignoramento in qualsiasi momento da parte di chiunque sia stato danneggiato dalla donazione, compresi eventuali figli illegittimi che potrebbero fare valere i loro diritti anche anni dopo la stipula. Questo rischio persiste anche in caso di donazione indiretta, come quando il denaro con cui è stata acquistata la proprietà è stato donato.
Fortunatamente, questo problema ha una durata limitata: gli eredi hanno al massimo 20 anni per far valere i propri diritti, ridotti a 10 anni dalla morte del donante. Scaduti questi termini, la donazione cessa di influire sulle transazioni immobiliari e la proprietà torna a essere negoziabile come di consueto. Tuttavia, entro questi termini, la donazione può essere impugnata anche dopo la vendita a terzi, richiedendo una cautela particolare da parte di chi è coinvolto nella compravendita.
Le banche degli acquirenti non gradiscono le donazioni, poiché potrebbero perdere l'ipoteca come garanzia del mutuo a causa dell'azione revocatoria. In Italia, la donazione legata all'immobile è la principale causa di rifiuto per l'erogazione di mutui.
Come tutelarsi dai rischi della donazione
Esistono tre procedure principali per tutelarsi da questi rischi: revoca consensuale della donazione, coinvolgimento degli eredi per garantire la rinuncia ad azioni di rivalsa, e l'acquisto di assicurazioni specifiche. La terza opzione è considerata la più risolutiva, anche se sorprendentemente poco diffusa.
Nonostante le soluzioni praticabili, le case donate spesso subiscono una svalutazione del 30%, poiché gli acquirenti e le banche temono i rischi associati alla loro provenienza. Per superare queste preoccupazioni diffuse, è essenziale affrontare il tema con trasparenza e competenza, collaborando con professionisti del settore per garantire una compravendita senza intoppi e un prezzo equo per la proprietà ricevuta in donazione.