28 dicembre 2023
Superbonus 2024: cosa sono le ESCo
Il 2024 si prospetta come un anno di cambiamenti per gli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica e sismica degli immobili in Italia, scopriamoli insieme.
Che cos’è il superbonus ormai lo sappiamo tutti, se ne è parlato a lungo ed è probabilmente destinato a restare nella storia come uno degli incentivi più discussi, avendo segnato il panorama delle detrazioni fiscali in Italia. Ma quali saranno i cambiamenti del 2024? E perché si parla tanto di ESCo? Vediamolo insieme.
Cosa cambia per il superbonus 2024?
Il 2024 si prospetta come un anno di cambiamenti per gli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica e sismica degli immobili in Italia. Come prima cosa, a partire dal 1° gennaio, villette e abitazioni unifamiliari non potranno più usufruire del bonus.
Le cose cambieranno anche per i condomini: la percentuale di detrazione, che già era passata dal 110% al 90%, salvo modifiche dell’ultimo minuto, sarà ridotta al 70%.
Altro aspetto da considerare è che se la Cilas è stata presentata dopo il 17 febbraio scorso, non sarà più possibile accedere alla cessione del credito e allo sconto in fattura.
Che cosa sono le ESCo e perché se ne parla?
Probabilmente a partire dal 2025, il Superbonus per i condomini non sarà più erogato sotto forma di detrazione, ma attraverso la collaborazione con le ESCo, ovvero le Energy Service Company, società specializzate nel settore energetico che operano effettuando l’analisi energetica di impianti ed edifici, verificando la rispondenza di questi alla normativa vigente e studiando la fattibilità delle soluzioni adottabili per migliorare l’efficienza energetica.
Come saranno coinvolte nel superbonus?
Il percorso che porterà a delineare il funzionamento delle collaborazioni avverrà nei primi mesi del 2024, ma a quanto pare verranno coinvolte attraverso accordi stipulati con un partner tecnologico del governo. Le ESCo dovranno implementare progetti di efficienza energetica su diversi fronti e saranno il tramite attraverso cui i lavori verranno effettivamente realizzati. Questo significa che non potranno più occuparsi delle ristrutturazioni tutte le imprese, ma solo quelle accreditate tramite Accredia.