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10 maggio 2023
Come è cambiato il superbonus
Superbonus: cosa è cambiato rispetto all’anno scorso? In questo articolo troverai tutto quello che c’è da sapere sulle modifiche alla normativa, le scadenze e le agevolazioni fiscali nel 2023.
Partiamo innanzitutto dalla base: che cos’è il Superbonus? Si tratta di un'agevolazione fiscale che consente una detrazione del 110% delle spese su interventi per l’efficienza energetica, il consolidamento statico e/o la riduzione del rischio sismico di un edificio. L’incentivo, disciplinato dall’articolo 19 del Decreto legge n. 34/2020, è entrato in vigore l’1 luglio del 2020, ma ha già subito delle modifiche.
Sono tanti i soggetti che possono usufruire del Superbonus:
condomini
istituti autonomi, case popolari o enti simili di “house providing”
persone fisiche al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni, che possiedono o detengono l'immobile (o proprietari/comproprietari di edifici costituiti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate)
onlus, associazioni di volontariato
associazioni e società sportive (solo per lavori su immobili adibiti a spogliatoi)
cooperative di abitazione a proprietà indivisa su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci
Modifica dell’aliquota: da 110 a 90%
La prima importante novità del 2023 riguarda la modifica del Superbonus introdotta dal Decreto Anti Quater (D.L. 176/2022) che riduce l’aliquota di detrazione dal 110% al 90% dall’1 gennaio 2023.
Nello specifico, per quanto riguarda i lavori su villette ed edifici unifamiliari sarà ancora valido il 110% di detrazione fino al 30 settembre 2023 qualora sia stato completato almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022. Attualmente, questa resta la scadenza ufficiale in vigore.
Stop a cessione del credito e sconto in fattura
Considerato il notevole impatto che la cessione del credito per le agevolazioni fiscali ha avuto sul debito pubblico italiano, causando un incremento, il Governo Meloni, con il Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, hanno optato per l’interruzione dello “sconto in fattura” e della cessione del credito.
Questa modifica, entrata in vigore dal 17 febbraio 2023, con il Decreto Legge 16 febbraio 2023, n. 11, si applica non soltanto sul Superbonus, ma anche per altri bonus edilizi quali bonus facciate, bonus ristrutturazione, bonus condizionatori, bonus zanzariere e bonus tende da sole.
Lo stop è valido per i nuovi interventi avviati dopo il 17 febbraio 2023. Restano esclusi quindi:
gli interventi per cui risulti già presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata;
gli interventi di condomini con approvazione dei lavori e presentazione della comunicazione di inizio lavori asseverata;
gli interventi per cui risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo;
gli interventi per cui non è prevista la presentazione di un titolo abilitativo, ma risultano già iniziati i lavori;
gli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, per cui risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.
In questi casi, restano valide le regole introdotte dalla Legge di Bilancio 2023, in materia di cessione del credito e sconto in fattura.
Superbonus: cosa succederà dal 2024?
Salvo futuri aggiornamenti, il Superbonus dovrebbe essere disponibile fino al 2025 con aliquota a scalare. Secondo l’articolo 119, comma 9 del D.L. n. 34/2020, per le spese sostenute nel 2024, sarà valida una detrazione del 70% e l’anno seguente del 65%. I beneficiari di questa agevolazione sono i condomini, gli edifici plurifamiliari, le persone fisiche, le Onlus e le organizzazioni di volontariato.