09 gennaio 2024

Mutui, erogazioni al -40%, a quando la ripresa?

Il 2023 si è chiuso con i tassi della BCE fermi al 4,5%, da gennaio dell’anno appena concluso le erogazioni dei mutui sono crollate del 40%, vediamo quando cambierà la tendenza.

Abbiamo appena concluso un anno molto intenso per coloro che avevano sulle spalle un mutuo a tasso variabile e anche per coloro che avevano intenzione di comprare casa e si sono visti rifiutati l’erogazione del mutuo da più istituti bancari.

A influenzare il calo così forte delle erogazioni sono molteplici aspetti, il primo è sicuramente la politica monetaria restrittiva dettata dalla Banca Centrale Europea. Questa frenata ha messo in allarme il sistema bancario che si è rapidamente orientato verso politiche di erogazione molto più restrittive: molte persone che negli scorsi anni avrebbero tranquillamente ottenuto un mutuo, oggi, a parità di condizioni, non risultano più idonee.

Da non sottovalutare è poi il fatto che il reddito delle famiglie nel nostro Paese è molto basso: il 79% degli italiani ha un reddito inferiore ai 30.000 euro all’anno, questo significa che la maggior parte delle famiglie difficilmente ha somme o risparmi da parte, e probabilmente a fatica saprebbero gestire una spesa imprevista, ancor più con un mutuo da sostenere.

Ovviamente l’aumento dei tassi di interesse ha disincentivato molte persone che iniziavano a valutare l’acquisto di casa, le quali hanno scelto di aspettare un momento più favorevole.

Cambierà questo trend?

Con la riduzione dell’inflazione, le banche centrali sembrano ora propendere verso una riduzione dei tassi di interesse per il 2024, che comunque secondo gli analisti non avverrà prima della primavera-estate.

Vai al blog

Leggi anche: